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martedì, febbraio 21, 2012

Adesso anche la tassa sull'ombra.! Tutte le tasse assurde che ci chiedono di pagare.

Il Comune applica la tassa sull’ombra delle insegne e dalla Confesercenti parte la richiesta di rivedere il regolamento. Può sembrare quasi uno scherzo, ma nel Comune di Cagliari le attività di impresa si vedono costrette a dover pagare una tassa che si calcola sull’ombra che viene proiettata a terra dal cassone delle insegne. Sono ormai alcuni giorni che riceviamo lamentele da parte dei nostri associati, i quali ci raccontano di essersi visti recapitare avvisi di pagamento da parte dell’AIPA (l’ente gestore per la riscossione dei tributi per conto del Comune di Cagliari) per questo ennesimo balzello dal sapore borbonico che non fa altro che incrementare la lunga lista di imposizioni e tasse di varia natura a cui gli imprenditori sono costretti a fare fronte. Come se non bastasse, le richieste di pagamento riguardano l’imposta per gli anni 2010 e 2011 e si prospetta la sua applicazione anche per il 2012. Si tratta di un balzello che viene applicato solo in pochissimi comuni in Italia, ma il Comune di Cagliari con eccessivo zelo, non tenendo in alcuna considerazione l’attuale periodo difficile che le imprese stanno attraversando, dà seguito a un regolamento comunale che più volte Confesercenti ha chiesto di rivedere. Certi di trovare la giusta attenzione da parte degli amministratori comunali e dai dirigenti dell’AIPA, chiediamo un urgente confronto sul tema e l’istituzione di un tavolo tecnico per rivedere e correggere una volta per tutte il regolamento sulla riscossione delle imposte locali che gravano sulle imprese. Fonte

Penso che adesso stiamo esagerando. Ma questa rinascita dell'Italia non ci sarà mai con tutte queste tasse. Bisogna cambiare direzione e creare posti di lavoro, non sopprimere e distruggere quelli che ci sono.
Altro articolo preso da Liberoquotidiano dove ha inserito e spiega tutte le tasse assurde del nostro bel paese.


Dalla tassa sul morto all'imposta sull'ombra: tutte le follie del fisco.
Un dossier di Confesercenti snocciola i cento balzelli "spietati": c'è spazio per tubi, botole, gradini e ballatoi.



Dalla tassa sui gradini e ballatoi a quella sull'ombra che invade il suolo pubblico, fino alle tasse macabre su tumuli e lumini. La scure delle imposte non risparmia proprio nulla: divertimenti, trasporti, discariche, fogne, ascensori, lampioni, tv, frigoriferi, insegne, musica e perfino brevetti. E’ quanto emerge dal dossier Confesercenti su Cento casi di tasse che fa seguito aglio studi sugli sprechi pubblicati in questi anni. 


LE IMPOSTE "SPIETATE" - "Al record degli sprechi", ha spiegato il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, "si aggiunge il record dei prelievi e dei costi da sopportare, che fanno penare imprese e famiglie". Il dossier passa in rassegna cento casi di balzelli: dalle paleo-tasse alle imposte esoteriche, dalle tasse in maschera a quelle contenute nelle bollette ad altri prelievi "surreali" come la tassa sull'esposizione della bandiera tricolore o le tasse macabre che riguardano defunti e cimiteri, compreso il balzello sui lumini. Confesercenti denuncia poi le imposte "spietate", cioè le tasse che "magari all’insaputa del legislatore, colpiscono chi è già in difficoltà", come disoccupati, invalidi, studenti fuorisede, famiglie numerose e sfrattati. Ci sono poi le imposte "burocratiche", cioè prelievi che riguardano funzioni pubbliche, già finanziate per altra via con la fiscalità generale, che vengono imposte a chiunque voglia adire a tali servizi, dalla giustizia al catasto. Per arrivare, infine, al fisco "lunare": ogni anno in Italia si deve fare i conti con 62.500 norme tributarie.


"PALEO" TASSE - Persino inventare nel nostro Paese può essere costoso: secondo Confesercenti ogni brevetto è colpito da 3 tasse. Ma l’elenco delle imposte "paradossali" è lungo. Tra le "paleo" tasse, si va dalla tassa sui gradini e ballatoi a quella sull'ombra che invade suolo pubblico, da quella sulla raccolta dei funghi a quella sulle suppliche, alla gabella sugli sposi per celebrare matrimoni nei comuni. Tra le tasse "esoteriche" figurano quella sulla memoria, sulla voce e sul divertimento. C'è perfino l’imposta sugli spiriti. 


CODICE DELLA STRADA - Tra le tasse cosiddette "burocratiche" c'è quella sui certificati, quella catastale, sulla giustizia, sulla didattica, sulle pubbliche affissioni e persino sugli sfratti. Per non parlare delle tasse "in maschera": la tassa sulla tv, quella sui giornalisti, gli anticipi in bolletta. Alle amministrazioni comunali, secondo Confesercenti, le sanzioni comminate in base al codice della strada fruttano più delle addizionali Irpef. Divieto di sosta, sorpasso vietato e semafori ignorati sono costati nel 2008, in media, 76 euro a ogni cittadino.   


IL BALZELLO SUL MORTO - Nel capitolo tasse "spietate" troviamo quella sulla disoccupazione (per la partecipazione ai concorsi pubblici), l'imposta sui debiti, la tassa sullo studente, sulle cambiali, sugli emigranti, sui disabili. Tra le tasse "macabre", oltre alla già citata imposta sui tumuli e sui lumini, c'è la tassa sul morto (per il rilascio del certificato di decesso), quella sulla dispersione delle ceneri e sul feretro. Le tasse "sul movimento" vanno dalla tassa per il rilascio di patenti alla tassa sugli sbarchi, sui voli aerei, sulle targhe e sui camionisti. 


TUBI E BOTOLE - C'è poi tutta una serie di cosiddette tasse "sotterranee": l’imposta sui tubi, sulle botole, sulle discariche e sulle fogne. E quelle "aeree": imposta sulle gru, sui lampioni, sui tralicci, sugli ascensori e sui montacarichi. "Governi, Regioni, enti locali", ha osservato Venturi, "quando si vota tutti si presentano come innovatori: vogliono semplificare, ridurre la pressione fiscale. Verrebbe voglia di dire: e allora chiediamogli davvero conto delle loro affermazioni, mettiamo una tassa salata sulle promesse non mantenute". La Confesercenti, ha concluso, "resterà attiva e presente su questi e altri nodi fiscali e rimane comunque speranzosa sulla possibilità di avere al più presto una riforma che, fra l’altro, faccia giustizia di questo bestiario fiscale"
Fonte ufficiale


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