Festa della Donna
L' altra notte, mi è
apparso un' Angelo,
i capèlli biòndi ei avèva e tutti riccioluti,
cerèo il volto, e
biànca come neve la sua veste,
e, l' ali lunghe fino
ai pièdi gli scendevàn.
Sussultài nel letto
ma non mi svegliài,
troppo affascinato
dal suo sguàrdo e,
dalla voce sua, quàl
flauto o liùto mi parèva.
Passato il primo
istànte di stupòre,
e, tremànte come
foglia al vento,
tentài di emettere
paròla ma niùn suòno dalla mia gola uscì.
Allora, Lui,con voce
suadente quàl vibràr di lira*mi disse:
"" Son quì
per dirti che domàni è festa della Donna,
creatura divina
perchè Dio così la volle,
compàgna dell' uomo e
consiglièra,
madre dei figli e
amànte insième,
per anni denigràta e
malmenàta, perchè credùta da Satana inviàta.
Ma, allor perchè Dio
la volle come madre dell' unico suo figlio?
perchè sapèva quàl
scrigno d' amòr Lei fosse,
quànta forza, benchè
minùta, Lei avesse,
e, l' uòmo, senza lei
chi è?..nessuno!
chì govèrna la
casa?..chi mette al mondo i figli e li govèrna?*
chi lo consola e cura
nella malattia?
Or per quèsto io quì
sono, per ricordarti il giòrno,
e, cogli un fiòre,
anche un fiòr di campo,
e daglielo col cuòre
e l' anima insième.
E, sappi, che senza
Lei vuòto sarebbe il mondo,
e girerebbe orfàno
tutto in tondo "".
Josè
* lira,
strumento simile all' arpa.
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