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martedì, aprile 03, 2012

Visa: dopo il furto dei dati di 1,5 mln di clienti, depennata dalla lista dei fornitori ‘sicuri’

Il nome dell’azienda non figura più nella lista Visa dei fornitori di servizi che rispettano gli standard di sicurezza digitale.
 
Internet - Dopo il furto dei dati di 1,5 milioni di carte di credito in Nord America, Visa ha deciso di interrompere le relazioni con Global Payments, il fornitore di transazioni online che ha riconosciuto di essere stata vittima di un’intrusione informatica lo scorso mese di marzo.

La Global Payments, di cui Visa era cliente, ha ammesso venerdì di aver identificato "un accesso non autorizzato a una parte del suo sistema di pagamento".
Il nome dell’azienda non figura più nella lista Visa dei fornitori di servizi che rispettano gli standard di sicurezza digitale.

Visa non emette carte di credito ma si limita a fornire le piattaforme globali, le reti telematiche e i servizi di elaborazione dati utilizzati dalle banche socie per gestire i loro sistemi di carte di pagamento, che consentono a consumatori ed esercenti di effettuare transazioni in maniera semplice e comoda, sia nel mondo reale che in quello virtuale.

Un portavoce di Global Payments, il cui nome compare ancora nella lista di partner di MasterCard, ha dichiarato al Wall Street Journal che la decisione di Visa è "provvisoria": il tempo per consentire alla società di risolvere il problema che ha consentito l’intrusione esterna nei suoi sistemi.MasterCard, anch’essa interessata dalla falla, ha riferito al quotidiano americano di stare valutando le relazioni col fornitore di servizi.

Nel comunicato diramato per informare dell’accaduto, Global Payments ha affermato che in base alle conclusioni preliminari della sua indagine interna, sarebbero stati violati i numeri di 1,5 milioni di carte di credito in Nord America. Il problema non avrebbe comunque riguardato i nomi, gli indirizzi né i numeri di sicurezza sociale associati alle carte.

Le informazioni ottenute dai malviventi ed ‘esportate’, come ha ammesso la Global Payments, possono comunque essere utilizzate per clonare le carte.
Si è trattato di "un incidente contenuto" ha spiegato la società che ha aggiunto di essere al lavoro con i regolatori e le forze dell’ordine per contribuire agli sforzi atti a minimizzare le potenziali ripercussioni dell’incidente per i proprietari delle carte.

I possessori delle carte in genere vengono risarciti per eventuali acquisti non autorizzati ma si tratta comunque di incidenti spiacevoli e che causano fastidiose perdite di tempo.
La decisione di Visa è comunque rara nel settore e intende essere un monito alle aziende che come Global Payment si occupano di elaborare le transazioni online effettuate tramite carte di credito, bancomat e gift-card.
Alessandra Talarico
02 Aprile 2012 - http://www.key4biz.it/

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