CIRCUITO "MANDINGO DI DOLCEACQUA"© L'Evidenziatore Del Web: maggio 2013 Tutto quello che cerchi in un semplice click notizie, news, società, economia, video incredibili,

giovedì, maggio 30, 2013

"Video" Ragazza di 23 anni incinta di 5 gemelli.

Alexandra Kinova, una ragazza ceca di 23 anni, è incinta di 5 gemelli concepiti in modo naturale, un evento rarissimo, infatti le probabilità di concepire una ‘cinquina’ naturalmente sono di una su diversi milioni.

La donna si è accorta solo il mese scorso di essere incinta di 5 gemelli, all'inizio i medici le avevano detto che erano solo 2, poi sono passati a 4 e dall'ultimo controllo hanno scoperto anche una quinta testolina.   L'ospedale ha raddoppiato il numero di medici e ostetriche per il suo cesareo da record. Non possiamo fare altro che dei grandi auguroni a lei e ai suoi cinque figli.
fonte: http://youmedia.fanpage.it/video/aa/UadvROSwJ64i7YMp

LA BANDA LARGA CHE NON ESISTE. La connessione a Internet non è un lusso.

In Europa, secondo dati aggiornati al 5 Aprile 2013, la banda larga per cittadini e imprese presenta una disponibilità media in download di 18 Mbps. Le eccellenze sono rappresentate da Lituania (40 Mbps), Lussemburgo (36 Mbps), Olanda (32 Mbps), Svezia (31 Mbps), Romania (30 Mbps). L’Italia è il fanalino di coda di questa classifica con una media di 6 Mbps, dietro a Cipro e Grecia(7 Mbps), Irlanda (11 Mbps) e Slovenia (13 Mbps). Nel mondo l’Italia è all’84° posto per velocità di download e al 124° posto per upload medio (1,24 Mbps).

Nel nostro Paese oltre 6 milioni di cittadini non hanno la possibilità di accedere a servizi DSL con banda minima di 2 Mbps (digital divide di base), trovandosi di fatto nell’impossibilità di utilizzare la rete per conoscere, apprendere, acquistare, vendere, mantenere relazioni, inviare o ricevere informazioni di qualsiasi natura. E per le imprese questo è un handicap che vanifica l’opportunità di sviluppare il proprio business.

La connessione a Internet non è un lusso o un plusvalore, ma rappresenta oggi una risorsa fondamentale e imprescindibile per la produttività e la competitività delle imprese, al pari dell’energia elettrica. Una vera e propria necessità, tanto che in Finlandia già nel 2009 il governo ha approvato un provvedimento che sancisce per tutti i cittadini e le imprese il diritto alla banda larga, con l’obiettivo di fornire entro il 2015 una velocità di trasmissione dati pari a 100 Mbps.

In Italia la visione del legislatore è assolutamente miope e lascia il cittadino in balia di operatori che negli ultimi quindici anni hanno letteralmente saccheggiato le tasche dei clienti. A proposte commerciali che offrono sulla carta connessioni a 20 Mb o oltre, fa seguito la realtà che vede l’utente costretto a disporre di connessioni instabili, traballanti e che raramente raggiungono la metà di quanto contrattualizzato.

Uno Stato lungimirante e interessato alla crescita oggi non può ignorare il deficit delle nostre infrastrutture e lasciare cittadini e imprese in balia di operatori che non investono in infrastrutture e crescita della banda larga.

Lo Stato dovrebbe essere proprietario delle infrastrutture di trasmissione dei dati garantendo stabilità, manutenzione, upgrade della tecnologia e infine nuova occupazione. Un’apposita authority di garanzia dovrebbe quindi rivendere agli operatori privati le linee che sarebbero in seguito proposte sul mercato in aperta e libera concorrenza, assicurando all’utente finale prezzi più vantaggiosi e prestazioni commisurate ai contratti sottoscritti.
fonte: http://cultura.libriantichionline.com/post/2013/05/la-banda-larga-che-non-ce.html

mercoledì, maggio 29, 2013

Cancro e metastasi potranno essere curati grazie ad una proteina che blocca l’ipossia.

L’ipossia, meccanismo usato dal cancro e dalle metastasi per svilupparsi, può essere bloccata da una proteina. Quest’ultima è stata scoperta da studiosi inglesi e rappresenta un grande risultato della ricerca. Infatti, uno dei fini principali dei ricercatori di tutto il mondo è quello di scoprire un trattamento o una cura per il cancro. L’individuazione di questa famiglia di proteine potrebbe rappresentare il bersaglio ideale per favorire l’inibizione dello sviluppo tumorale.

La proteina in questione riuscirebbe a favorire lo sviluppo di vasi sanguigni in caso di ipossia. 
Infatti, quest’ultima è una condizione in cui vi è mancanza di ossigeno, e per sopperire a ciò si sviluppano nuovi vasi sanguigni per favorirne nuovamente il trasporto. Le cellule tumorali riescono ad ingannare l’organismo e sfruttano la formazione di nuovi vasi sanguigni per svilupparsi e formare la massa tumorale (primaria o secondaria). La scoperta della proteina che blocca l’ipossia e quindi conseguentemente la formazione di nuovi vasi è il risultato di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università Queen Mary di Londra e dell’Università di Nottingham.

La proteina (indicata con la sigla LIMD1) scoperta da questa ricerca, pubblicata su Nature Cell Biology, potrà rappresentare un bersaglio ideale per inibire la condizione di ipossia, e quindi bloccare lo sviluppo del tumore ma anche di altre patologie caratterizzate appunto dalla carenza di ossigeno, come l’anemia, ma anche ictus, infarto. Se gli studi successivi confermeranno questi risultati si potranno creare delle terapie adeguate e specifiche.

fonte ufficiale: www.tantasalute.it

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Trovato il frutto che uccide il "cancro" e non solo...!



Tumori: Addio Chemioterapia? Novità positive da un farmaco sperimentale.


Novità interessanti dalla ricerca: sono state individuate interessanti proprietà antitumorali in un nuovo farmaco sperimentale da un equipe di esperti tutta italiana. Un passo avanti della scienza, che potrebbe garantire un passo avanti importante nella cura di molte forme tumorali, garantendo ai malati di cancro nuove speranze di sopravvivenza.

Il merito di questa scoperta è di un gruppo di ricercatori, guidati da due esperti italiani dell’Istituto di Candiolo, i professori Alberto Bardelli, direttore del Laboratorio di Genetica Molecolare, e Federico Bussolino, Direttore Scientifico della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. I risultati della sperimentazione, condotta dal team di studiosi analizzando una serie di modelli preclinici, sono stati pubblicati sulle pagine della rivista dell’Accademia delle Scienze americana, “Proceedings of National Accademy of Usa“.

Gli esperti del Bel Paese hanno dimostrato che l’utilizzo di una terapia a bersaglio molecolare, un tipo di cura già autorizzata negli Stati Uniti, ma non ancora disponibile in Europa e in Italia, è la strategia vincente per intervenire in modo efficace non solo sulle cellule malate, ma indirettamente anche sul microambiente che la circonda. Un’azione dal doppio risultato: infatti, in questo modo si “attacca” il tumore su un doppio fronte, inibendone con maggior successo la proliferazione.

Occhi puntati, in particolare, sulla mutazione dell’oncogene ‘BRAF’, il gene responsabile della crescita incontrollata di numerosi tipi di tumori, e sul farmaco PLX472O, che nelle sperimentazioni effettuate fino a ora, per la cura del melanoma, ha dimostrato un buon livello di efficacia.

“Si è accertato che il PLX472O non solo agisce sulla cellula tumorale bloccandone la crescita, ma ha anche un effetto inatteso sul sistema vascolare del tumore. Il PLX472O migliora la perfusione ematica del tumore e l’ossigenazione con due conseguenze: può facilitare l’arrivo di altri farmaci al tumore, consentendo di ridurre le dosi di chemioterapici utilizzati nel trattamento; migliora l’ossigenazione del tessuto riducendo l’ipossia, solitamente causa della maggior aggressività e della comparsa di metastasi” hanno sottolineato gli autori dello studio.
fonte: http://www.tantasalute.it/articolo/tumori-novita-positive-da-un-farmaco-sperimentale/36155/

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Quando arriverà la vera stagione? Ecco illustrate le date.

Analisi Modelli: la perturbazione che sarà in azione sull’Italia da stasera fino a Venerdì 1 Giugno potrebbe essere l’ultima della lunga serie che ci ha tenuto compagnia in questa primavera. Seguirà un periodo fresco, in attesa della vera Estate 2013.

Mancano pochi giorni all’inizio dell’estate meteorologica che avverrà il 1° Giugno, eppure sullo scacchiere europeo non pare esserci neanche l’ombra della stabilità meteorologica, più consona a questo periodo dell’anno. Anzi, lo scorso fine settimana siamo stati coinvolti da una circolazione depressionaria proveniente dalla Groenlandia, la quale ha determinato un brusco calo termico con il ritorno della neve a quote inusuali per la stagione.

Tutta questa dinamicità la si deve in parte anche al fatto che fino ad adesso l’anticiclone africano non si è quasi mai visto sul Vecchio Continente e il suo collega Azzorriano se ne sta defilato in pieno atlantico, favorendo anzi l’inserimento delle masse d’aria fredde sul bacino del Mediterraneo. Tra stasera e Venerdì 1° Giugno l’Italia verrà nuovamente coinvolta da una nuova perturbazione proveniente dalla Groenlandia, con una nuova fase piovosa che interesserà a fasi alterne tutti i territori.

Perturbazione in azione da stasera fino al 1° Giugno; successivo possibile inserimento di aria fresca da est; probabile inizio della prima fase estiva del 2013 dal prossimo 8 Giugno.

Tra il 30 e il 31 Maggio il vortice di bassa pressione si sposterà sui Balcani ove resterà fino al 6-7 giugno, sospingendo sulla nostra Penisola aria fresca. L’inserimento di correnti più fresche determineranno la possibilità di temporali sui rilievi e nelle zone interne nel pomeriggio.

Si tratterebbe comunque di fenomeni convettivi che colpirebbero a macchia di leopardo e che presto lascerebbero spazio a schiarite. Stando agli aggiornamenti attuali, i modelli cominciano a vedere un debole promontorio anticiclonico africano allungarsi in direzione della nostra Penisola intorno all’ 8-9 Giugno. Se così fosse, il tempo assumerebbe finalmente caratteristiche estive su quasi tutta la Penisola, con tempo bello e soleggiato quasi ovunque e  temperature massime in  deciso rialzo.

Fonte ufficiale copia/incolla CENTROMETEOITALIANO

martedì, maggio 28, 2013

Attentato di Boston: muoiono agenti e testimoni. Sarà un caso?

Due agenti Fbi, un testimone interrogato dall'Fbi, un falso sospettato. Una catena di morti in poco più di un mese colpisce da vicino l'inchiesta su Boston.

Due agenti speciali dell'FBI, Christopher Lorek e Stephen Shaw, sono morti durante un'esercitazione a Virginia Beach, il 20 maggio 2013. I due uomini tentavano di scendere con un cavo da un elicottero su un'imbarcazione. Ma a causa del cattivo tempo sono precipitati in acqua morendo per le conseguenze dell'impatto. 

Christopher Lorek e Stephen Shaw erano parte della squadra di agenti che si occupavano dell'attentato di Boston accanto a Richard Deslauriers.

Erano coinvolti nelle fasi di cattura dei sospettati, i fratelli Tsarnaev.

Un giovane studente che era stato accusato a torto, Sunil Tripathi, è già morto in circostanze non chiarite.
La morte ha raggiunto anche un'altra persona legata al caso dell'attentato di Boston. Un amico dei fratelli Tsarnaev, il giovane ceceno Ibragim Todashev, è stato ucciso dagli agenti dell'FBI a Orlando, in Florida, il 22 maggio scorso, nel corso di un "violento contrasto".

In un comunicato, l'FBI - pur non facendo il nome di Todashev - ha affermato che l'individuo che è deceduto veniva interrogato in relazione all'indagine sull'attentato del 15 aprile. Un agente speciale dell'FBI è stato accompagnato da due uomini della polizia del Massachusetts  e altri agenti per interrogare Todashev presso la palazzina di appartamenti in cui abitava. «Durante l'incontro, qualcosa è andato storto», ha detto John Miller, esperto del canale televisivo CBS. L'FBI sostiene che il suo agente ha subito ferite non letali nel corso della collutazione ed è stato «coinvolto nella sparatoria», senza altri dettagli.

Fonte copia/incolla: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=75948&typeb=0

lunedì, maggio 27, 2013

La terribile alluvione a Dolceacqua. Il racconto del nostro Josè

foto albertocane.blogspot.com
La pioggia
Alcune gocce timide punteggiano l'asfalto,
dalla finestra guardo la piazza,
i platani assorbono le prime gocce.
Adagio, adagio, la frequenza aumenta lucidando l'asfalto,
le luci dei negozi si riflettono su di esso.
Aumenta l'intensità, si formano le prime bolle,
le cunette si riempiono e scaricano i rivoli nei tombini.
La pioggia, sospinta dal vento, batte contro i vetri della finestra
producendo un rumore di guerra.
Un velo fitto s' interpone fra me ed il paese,
sparisce il Castello, non si vede più il campanile della Chiesa.
L'acqua del fiume cambia colore, da verde muschio diventa marrone.
Il livello sale a vista d'occhio, si vedono le spume bianche
dell'incontro con le pietre più grandi, che a poco a poco l'acqua ricopre.
Il rumore si sente attraverso i vetri è sembra un rombo di tuono costante.
E' la piena, l'acqua continua a salire, l'ambisce le arcate del ponte.
E' paura, i detriti galleggiano veloci verso il mare,
sembra una discarica semovente, composta di tutto,
tronchi d'albero estirpati dalla folta vegetazione trascurata,
bombole di gas abbandonate, porte divelte, botti sfasciate,
sacchi e sacchetti, bambole e cestini, persino un cappotto e dei materassi.
Poi, d' un tratto, l'intensità di pioggia diminuisce,
si rivede il campanile e pure il Castello,
il cielo si squarcia spunta un raggio timido di sole.
Ritorna la calma,scendiamo in strada con l'ombrello in mano e stivali di gomma,
curiosi si va verso il fiume, un rumore assordante ti accoglie,
t'incute timore,.... ma è affascinante.
Josè

LEGGI LE ALTRE POESIE DI JOSè.
http://sito2012.blogspot.it/p/langolo-della-poesia-di-jose.html


SE NE VOLETE SAPERE DI PIù SU QUEL TERRIBILE GIORNO GUARDATE FOTO E TESTO NEL BLOG DI ALBERTO http://albertocane.blogspot.it/2006/11/e-venne-il-diluvio.html

martedì, maggio 21, 2013

Che cosa sta succedendo al clima?


Secondo gli studi dell’IPCC  (Intergovernamental Panel on Climate Change), ovvero un gruppo di circa 2500 scienziati di tutto il mondo sostenuti dall’ONU, stiamo andando verso un aumento della temperatura media del globo compresa tra 1,8 e 4 gradi centigradi entro il prossimo secolo.

Questo aumento della temperatura sembra essere dovuto alla continua crescita e concentrazione delle emissioni di gas a effetto serra come l’anidride carbonica (o CO2) e il metano. Questo cambiamento climatico sembra essere il più rapido degli ultimi diecimila anni. E le stime dell’IPCC potrebbero anche essere state ottimistiche!!!

Ma cambiamenti climatici hanno sempre interessato la Terra. Fino ad oggi essi erano dovuti a fenomeni naturali quali ad esempio la posizione dell’asse terrestre, fenomeni vulcanici ecc. Ogni volta che il clima è cambiato anche le forme di vita presenti sulla Terra hanno dovuto cercare di resistere ed adattarsi.
Cosa succede di diverso  questa volta?

Due cose molto importanti:
1. Pare che sia proprio il genere umano ad esserne responsabile questa volta!
2. I cambiamenti climatici in corso sono talmente veloci che mettono in dubbio la capacità di adattamento degli esseri viventi!

Pare proprio che l’uomo sia il principale responsabile del cambiamento climatico! Infatti dall’inizio della rivoluzione industriale, la concentrazione atmosferica dell’anidride carbonica è aumentata del 30% circa, la concentrazione del gas metano è più che raddoppiata e la concentrazione dell’ossido nitroso è cresciuta del 15% a causa del massiccio uso di combustibili fossili delle attività umane.

I principali responsabili: le attività umane, in particolare l’uso di combustibili fossili quali carbone, petrolio e metano quale principale risorsa energetica!

L’agricoltura e l’allevamento intensivi, e di conseguenza anche il consumo spropositato di carne, oltre che la gestione dei rifiuti emettitori di metano, ossidi di azoto e clorofluorocarburi!
La distruzione di foreste e boschi ha portato a una minore capacità di assorbimento dell’anidride carbonica atmosferica.

L’urbanizzazione, l’uso intensivo di suolo per l’agricoltura, l’inquinamento marino e altre trasformazioni della superficie terrestre che hanno ridotto la capacità della terra di assorbire ed irraggiare le radiazioni termiche
L’aumento della popolazione mondiale passata da 1 miliardo a oltre 6 miliardi di persone nell’ultimo secolo , che richiede sempre più energia, più cibo e produce sempre più rifiuti!

Continua a leggere su ITALIACLIMA

SE INVECE VOGLIAMO PARLARE DI HAARP, ALLORA LI è TUTTA UN'ALTRA STORIA....

domenica, maggio 19, 2013

LA TUA BOLLETTA DELLA LUCE TI PESA? ECCO COME RISPARMIARE.


Un software open source per tagliare i costi dell’elettricità mettendo in rete consumatori, produttori e distributori. Ad esempio, a partire dai dati sulle tariffe elettriche, può far partire gli elettrodomestici nei momenti in cui l’elettricità costa meno o stabilire, a seconda del valore del MWh sul mercato elettrico, se sia più conveniente autoconsumare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico piuttosto che immetterla in rete.


Praticamente un interfaccia informatica tra la smart grid, la rete elettrica intelligente e lo smart building, l’edificio che aumenta le sue prestazioni energetiche grazie alla domotica. Il tutto in open source, in modo da essere il più aperto possibile a contributi che creino nuove applicazioni.

Si chiama OGEMA, che sta per Open Gateway Energy Management Alliance, ed è il frutto di un omonimo progetto finanziato con 5 milioni di euro dal ministero per l’Ambiente tedesco e portato avanti dal Fraunhofer Institut. “Il nostro sistema permette ai consumatori di seguire i futuri prezzi dell’elettricità variabili e adeguare i consumi all’offerta.

Una possibilità sempre più importante con l’avvento delle rinnovabili”, spiega l’ingegner David Nestle, direttore del dipartimento ‘Energy Management’ al Fraunhofer Institute for Wind Energy and Energy System Technology di Kassel. “OGEMA riceve le tariffe elettriche variabili e automaticamente calcola i momenti più adatti in cui far funzionare apparecchi come frigoriferi, freezer o lavatrici. Questo permette ai consumatori di far lavorare gli elettrodomestici nei momenti in cui l’elettricità costa meno, ad esempio quando c’è un eccesso di produzione da eolico”.

Il software può gestire anche condizionatori, radiatori, pompe di calore e impianti fotovoltaici. Ad esempio, come detto, ci sono applicazioni che funzionano su OGEMA capaci di far sapere quando è più conveniente vendere l’elettricità prodotta da un impianto FV e quando invece conviene autoconsumarla. Altre ancora permettono di spegnere i riscaldamenti nei momenti più opportuni, mentre uno degli usi più interessanti di OGEMA è nel gestire gli impianti di cogenerazione in modo da massimizzarne la convenienza.

Insomma, le applicazioni sono molteplici: un vero ‘coltellino svizzero’ per le reti domestiche intelligenti. A renderlo ancora più versatile il fatto che sia open source, di modo che tutti i diversi produttori o sviluppatori di software possono mettere in pratica le loro idee per usare l’energia in maniera più efficiente facendole girare sulla piattaforma OGEMA. “Il nostro modello è paragonabile a quello di altri progetti open source, come Android. 

Questo è il tratto che lo distingue: nel campo della domotica tutti gli altri sistemi esistenti sono proprietari”, sottolinea Nestle. Il progetto OGEMA, d’altra parte, ha già creato un gruppo di lavoro con l’industria per trasferire sul mercato i risultati della ricerca. OGEMA 1.0 è già disponibile per il download gratuito, ora al Fraunhofer si sta lavorando a OGEMA 2.0, versione che dovrebbe essere pronta per metà 2013

[Francesca Delaurenti]
FONTE: http://www.gizmodo.it/2013/05/09/un-software-open-source-per-tagliare-i-costi-dellelettricita.html

lunedì, maggio 13, 2013

Se avete investimenti bancari, ritirate i vostri soldi. Parola di Nigel Farage


L’europarlamentare Nigel Farage non smette di stupirci. Qui di seguito vi riportiamo alcune sue dichiarazioni tratte dal video (qui sotto) in cui parla di crisi e di possibilità di rivoluzioni violente in Europa.

“Il mio timore è che quello che farà saltare l’euro non sarà determinato da aspetti economici ma da una rivoluzione violenta e su larga scala”

“La Slovenia sarà il prossimo Paese ad essere salvato nei prossimi 2-3 mesi.”
“Hollande il numero uno tra gli idioti che governano questo mondo, ha applicato una tassa del 75% sui redditi alti, come chiedere all’imprenditore di successo: “Per piacere, abbandoni il Paese immediatamente” .
“L’idea di abolire le singole nazioni è ormai religione. Hanno un nuovo inno, una nuova bandiera, lo sapete? Secondo voi io mi alzo in piedi all’udire di tale inno?”

“Se avete investimenti bancari, ritirate i vostri soldi. Quando questo disastro si evolverà, sarà da voi che verranno.”

Fonte testo:  http://www.losai.eu/nigel-farage-vi-do-un-consiglio-ritirate-i-vostri-soldi-il-prima-possibile-video/

Per chi vuole un politico come Nigel Farage in Italia è stata creata anche una pagina facebook. Come lo giudichi? https://www.facebook.com/pages/Per-chi-vuole-un-politico-come-Nigel-Farage-in-Italia/239454609450221

GUARDA IL VIDEO ORIGINALE:


Bere al mattino acqua calda e limone porta dei veri benefici. Ecco perchè:


Al mattino appena svegli e a digiuno proviamo a iniziare bevendo una tazza di acqua e limone, elementi semplici ma benefici.

Il succo così acido del limone ha la sua principale proprietà proprio nell’avere nel nostro organismo, un’azione contraria, cioè alcalinizzante. Gli acidi che lo caratterizzano una volta introdotti nell’organismo danno infatti reazione basica, questo perché durante la metabolizzazione l’acido citrico si ossida e i sali che ne derivano danno origine a carbonati e bicarbonati di calcio e potassio che contribuiscono all’alcalinità del sangue.

Questi benefici dell’iniziare la giornata con il limone:

1. Rafforza il sistema immunitario: I limoni sono ricchi di vitamina C e di potassio, che stimola le funzioni cerebrali e nervose. Il potassio aiuta anche il controllo della pressione arteriosa.

2. Bilancia il PH: Bere acqua di limone ogni giorno riduce l’acidità totale del vostro corpo. Il limone è uno degli alimenti più alcalini. Sì, il limone ha acido citrico, ma non crea acidità nel corpo una volta metabolizzato.

3. Aiuta la perdita di peso: I limoni sono ricchi di fibre di pectina, che aiutano a combattere la fame. È stato anche dimostrato che le persone che hanno una dieta più alcalina perdono peso più velocemente.

4. Aiuta la digestione: Incoraggia il fegato a produrre la bile, che è un acido che è richiesto per la digestione. La digestione risulta efficiente e si riducono il bruciore di stomaco e la costipazione.

5. È un diuretico: limoni aumentano il tasso di minzione nel corpo, che aiuta a purificare. Le tossine sono, pertanto, rilasciate in modo più veloce per aiutare a mantenere la salute del tratto urinario.

6. Pulire la pelle: Il componente di vitamina C aiuta a diminuire le rughe e imperfezioni. Acqua di limone elimina le tossine dal sangue e aiuta a mantenere la pelle chiara. In realtà, può essere applicato direttamente sulle cicatrici per ridurre il loro aspetto.

7. Rinfresca l’alito: Non solo questo, ma può aiutare ad alleviare il dolore e gengiviti. L’acido citrico può erodere lo smalto dei denti, quindi questo deve essere controllato molto bene.

8. Allevia i problemi respiratori: acqua calda limone aiuta a sbarazzarsi di infezioni polmonari e fermare la fastidiosa tosse.

9. Aiuta contro la disidratazione: Una tazza di acqua e limone al mattino previene la disidratazione e la cosiddetta fatica cronica o fatica surrenale. Quando il corpo è disidratato, o profondamente disidratato (fatica surrenale) non può svolgere tutte le sue funzioni in modo appropriato, e questo porta ad accumuli di tossine, stress, costipazione, e tutta una serie di altri disturbi.

10. Aiuto a eliminare il caffè: Dopo aver preso un bicchiere di acqua calda limone, la maggior parte delle persone suggeriscono che non hanno alcun desiderio di caffè al mattino.

L’acqua deve essere calda o tiepida, perchè l’acqua fredda crea uno shock al nostro intestino.

Fonte:  http://ambientebio.it/10-motivi-per-bere-al-mattino-acqua-calda-e-limone/

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26/04/2011, Enrico da Tricase – LE (ord: 1303034185)
A volte le valutazioni dei telefoni sono un po’ basse
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Ottimo servizio, pagamento velocissimo
21/04/2011, marco da Calvatone – CR (ord: 1302872522)
Complimenti un’ottima assistenza…
20/04/2011, GIUSEPPE da Praia a Mare – CS (ord: 1302706226)
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15/04/2011, antonio da Milano – MI (ord: 1302376021)
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15/04/2011, CLAUDIO PIETRO da Chions – PN (ord: 1302035096)
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15/04/2011, sebastiano da Villafranca Piemonte – TO (ord: 1302286252)
Non avevo mai provato… Prima volta e subito soddisfatto! Grandissimi!!
14/04/2011, Federico da Reggio Emilia – RE (ord: 1302349634)
Complimenti per tutto! All’inizio ero diffidente(da buona Sarda….) poi leggendo i commenti delle altre persone mi sono convinta.Consiglio per chi legge: “fidatevi perchè è tutto vero”.
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Nel 2013 conviene installare il Fotovoltaico a casa?



Grazie agli incentivi, nel 2013 l'investimento nel Fotovoltaico a casa può ripagarsi da solo entro 4-8 anni, fornendo alle famiglie un ritorno economico interessante.

Tuttavia, riguardo gli incentivi è bene sapere che:
se installi un impianto piccolo, tipico di un'utenza domestica, ricevi un incentivo maggiore
se installi un impianto di qualità, prodotto in Europa, ricevi un incentivo maggiore
se fai effettuare una installazione con rimozione di amianto, ricevi un incentivo più elevato.
In più, ora c’è una novità: la detrazione fiscale.

Ad inizio 2013 l'Agenzia delle Entrate ha precisato che l'intervento di installazione del fotovoltaico può usufruire del bonus ristrutturazioni, al 50% fino al giugno 2013.

Questa è un'ottima notizia, perchè permette alle famiglie di scegliere tra i classici incentivi e la detrazione.
In molti casi, la detrazione fiscale abbinata al meccanismo di scambio sul posto rende l'investimento nel Fotovoltaico ancora più conveniente.
Un buon installatore può aiutarti a calcolare la soluzione migliore per il tuo caso specifico.

Cos'altro occorre sapere?
Prima di investire nel Fotovoltaico a casa è bene sapere alcune cose:
Alcuni si preoccupano della durata dei pannelli e del costo dello smaltimento a fine vita dell'impianto.
In realtà, a fronte di un tempo di recupero d'investimento di 4-8 anni, i pannelli sono garantiti per durare più di 20 anni, offrendo un valido ritorno economico.
Il problema dello smaltimento dei pannelli non sussiste perchè i costruttori sono iscritti a consorzi obbligatori per offrirti lo smaltimento gratuito.

Perchè chiedere un preventivo adesso:
1. gli incentivi del Quinto Conto Energia stanno per terminare e non sono previsti nuovi incentivi
2. chi installa l'impianto adesso può valutare se accedere alla detrazione fiscale del 50%, che per molti può risultare più conveniente degli incentivi
3. il costo dei pannelli non è mai stato così basso
4. le spese energetiche per gli italiani che non hanno il fotovoltaico sono destinate ad aumentare, rendendo il fotovoltaico ancora più conveniente (fonte: Globaldata 2013)
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mercoledì, maggio 08, 2013

ARRIVA LA GREEN ECONOMY APPLICATA A LIVELLO LOCALE.


NASCONO LE SMART COMMUNITY 
Green technology verso la Grid Parity: per le imprese possibile recuperare anche il 50% delle risorse, competitività e ridurre impatti sul clima delle emissioni di CO2
Ammontano a circa 470 milioni di tonnellate di CO2 le emissioni di gas serra addebitabili all’Italia nel 2012, oltre 20milioni in meno rispetto al 2011(stime Fondazione Sviluppo Sostenibile). Per centrare gli obiettivi della Roadmap europea per il 2050 sarà necessario arrivare a 440 milioni di tonnellate entro il 2020 e a 370 milioni di tonnellate entro il 2030.

“Questi obiettivi possono essere raggiunti solo implementando le politiche nazionali e regionali favorevoli alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica” ha dichiarato Giovanni Tordi, Amministratore Delegato di Officinae Verdi, la Energy Environment Company nata dalla joint venture UniCredit - WWF Italia, durante il convegno “I cambiamenti climatici alla sfida della sostenibilità” organizzato oggi dal Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

Sebastiano Maffettone, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli, conferma l’esigenza del mondo accademico di rispondere a queste richieste del mercato: “Il Dipartimento di Scienze Politiche alla Luiss - venendo anche incontro alle richieste degli studenti - offre grande rilievo ai temi della sostenibilità. Abbiamo promosso tre corsi obbligatori in materia e alcuni liberi che riguardano l’etica, l’economia e le risorse fisiche. Teniamo anche ai temi applicati - come quelli di oggi - e alle nuove possibilità occupazionali legate alla green economy”.

Riccardo Valentini, Direttore della divisione Impatti del Clima del CMCC e consigliere regionale del gruppo "per il Lazio" sottolinea l'urgenza di affrontare il tema energetico e dello sviluppo sostenibile al fine della stabilizzazione del riscaldamento globale al di sotto della soglia dei 2°C: "Gli attuali scenari globali di emissione ci stanno portando sulla traiettoria di riscaldamento di 4-6 °C con effetti devastanti sugli ecosistemi e la nostra vita quotidiana.

Dobbiamo pervenire entro il 2015 ad un accordo globale sulla riduzione delle emissioni, che ci porti a ridurre di circa 17 Gt CO2 nel 2020 e successivamente fino al 60% in meno rispetto al 2010, a partire dal 2050. Si tratta di uno sforzo possibile se c'è determinazione nel perseguire la via delle rinnovabili, il risparmio energetico e lo sviluppo sostenibile. La Regione Lazio, con il presidente Zingaretti e la nuova giunta - continua Valentini - è fortemente determinata a percorrere questa strada, a partire dalle comunità locali, l'investimento sull'innovazione e le nuove tecnologie".

Nel nostro Paese la domanda di energia primaria, pari a 184,2 Mtep nel 2011, è stata soddisfatta per l’87% da combustibili fossili (fonte Enea), che al 2011 hanno ricevuto incentivi per 1,6 miliardi di euro (dati Ocse), ma secondo altre stime, tra incentivi diretti e indiretti, alle fossili sarebbero stati destinati 9,11 miliardi di euro.
Solo il 13% dei consumi finali lordi di energia, pari a 24,5 Mtep, provengono invece da fonti rinnovabili. Mentre l’obiettivo al 2020 è, per l’Italia, arrivare al 17% dei consumi finali di energia da fonti rinnovabili (31,1 Mtep).

Dei 64,4 miliardi di euro della bolletta energetica 2012, ben il 40% è attribuibile alle imprese e il 23% al residenziale (fonte Unione Petrolifera). Secondo un’elaborazione Officinae Verdi su stime Confindustria per il periodo 2010 - 2020, c’è un potenziale di circa 22,1 miliardi di euro di recupero di efficienza energetica all’anno, con 8,2 miliardi di euro per le imprese e 12 miliardi per il residenziale.

In questo quadro, il Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica attribuisce all’industria il 16% dei risparmi energetici attesi al 2020. 

“Già oggi – ha spiegato Tordi – sono disponibili tecnologie che permettono alle imprese di tagliare i costi per l’energia, come i Sistemi Fotovoltaici in Grid Parity, sostenibili economicamente in assenza di incentivi statali. Grazie ad un livello che supera il 75% di autoconsumo, il costo di produzione dell’energia elettrica arriva ad essere inferiore agli 0,09 €/kWh, contro gli 0,18 €/kWh a cui mediamente ammonta il costo di produzione da fonti fossili. L’energia prodotta e non consumata viene ceduta alla rete elettrica e remunerata in regime di scambio sul posto. Il che significa che ad esempio un’ impresa manifatturiera con una bolletta energetica di 200.000 €/annui andrebbe a risparmiare circa il 50%. Un recupero di competitività notevole che si riverbera sul prodotto finale. 

Analogamente, per famiglie e abitazioni ci sono impianti fotovoltaici di piccola taglia (da 3 a 9 kWp), che con l’aggiunta di storage (sistemi con batteria di accumulo) permettono l’utilizzo dell’energia prodotta dal sistema anche di sera, in assenza di irraggiamento.

Ma ci sono anche altre tecnologie molto interessanti e di piccola taglia, che consentono economie e risparmio di CO2. Basti pensare alle biomasse, alla cogenerazione, al minieolico e al mini idro. Tutte tecnologie “verdi” che hanno dei tempi di ritorno molto interessanti e producono benefici durevoli per l’ambiente.
A livello di comunità locali, grazie all’adozione delle tecnologie verdi nascono le Smart Community che ottimizzano l’utilizzo delle fonti rinnovabili per trarne benefici di vario tipo.
Nel caso delle biomasse ad esempio, esistono già esempi di “piattaforme a biomasse” che attraverso il trattamento di scarti ligno-cellulosici (generalmente dai boschi e/o dalle potature) consentono un utilizzo in ambito locale – comuni, imprese, famiglie – di cippato di qualità elevata che permette di ottenere energia termica con risparmi anche oltre il 60%, valorizzando gli scarti con un utile che può essere reimpiegato per la gestione boschiva”.

Internet interplanetaria. C'è chi ci sta pensando!


Vinton Cerf uno dei padri fondatori di Internet lavora insieme alla NASA per realizzare una suite di protocolli adatti alle comunicazioni tra pianeti.
Considerato uno dei padri fondatori di Internet (insieme a Bob Kahn ha sviluppato la suite di protocolli TCP/IP), Vinton Cerf è attualmente impegnato in un progetto che in futuro porterà le comunicazioni attraverso il Web oltre l’atmosfera terrestre. Da diversi anni l’informatico statunitense lavora con la NASA e il JPL (Jet Propulsion Laboratory) ad una Internet interplanetaria che possa facilitare lo scambio di informazioni in ambienti ad elevata latenza. Ci sono numerosi problemi da affrontare e risolvere perché una Rete spaziale non più funzionare come la Rete terrestre.

Vinton Cerf spiega che il progetto è iniziato nel 1998, quando la NASA era alla ricerca di un sistema di comunicazione migliore di quello disponibile all’epoca e attivo tuttora. Attualmente per lo scambio dei dati tra una stazione di terra e un oggetto nello spazio (ad esempio, la Stazione Spaziale Internazionale o le varie sonde lanciate negli corso degli anni) è necessario un collegamento radio punto-punto. L’utilizzo dei protocolli TCP/IP è impossibile per una serie di ragioni.

Innanzitutto, la distanza da coprire è eccessiva, per cui la trasmissione dei pacchetti richiederebbe troppo tempo (per compiere il tragitto dalla Terra a Marte e viceversa un segnale radio impiegherebbe fino a 40 minuti). Inoltre, la comunicazione si interromperebbe a causa della rotazione dei pianeti. Infine, nei router non c’è abbastanza memoria per conservare i pacchetti in transito che quindi verrebbero scartati. Cerf, insieme agli scienziati della NASA e del JPL, ha progettato una nuova suite di protocolli, denominati Bundle, che permettono di memorizzare i pacchetti per una durata maggiore, grazie ad una tecnica chiamata storing forward.

Un’altra sfida è rappresentata dalla risoluzione dei nomi dei nodi della Internet interplanetaria. Per aprire un sito sulla Terra un utente di Marte digita l’URL nel browser, ma per vedere la pagina Web deve attendere la conversione in un indirizzo IP da parte del Domain Name System (DNS).

Ciò potrebbe richiedere un tempo indeterminato (nella migliore delle ipotesi fino a 40 minuti) prima di ottenere una risposta (se nel frattempo il nodo non ha cambiato il suo IP). I ricercatori hanno quindi implementato il delayed binding. Il primo passo è capire qual’è il pianeta su cui risiede il sito, quindi si instrada il traffico verso quel pianeta, e solo allora si effettua una ricerca locale, possibilmente utilizzando il nome di dominio.

Attualmente la Rete spaziale è formata da pochi nodi: il Deep Space Network al JPL, la Stazione Spaziale Internazionale, i rover Spirit, Opportunity e Curiosity su Marte, e la sonda Phoenix Mars Lander. Tutti questi veicoli utilizzano una versione preliminare dei protocolli interplanetari per la trasmissione dei dati verso la Terra. Cerf spera che i protocolli Bundle diventino presto uno standard per le comunicazioni nello spazio. In futuro verranno anche avviati test per verificare il funzionamento di servizi in real time, come la chat, le telefonate e le videochiamate.


Leggi tutto: http://www.webnews.it/2013/05/07/vinton-cerf-progetta-una-internet-interplanetaria/#ixzz2SgXlJU7T

mercoledì, maggio 01, 2013

Il suicidio della mente.


Il suicidio della mente

Vedo con occhi sbarrati, il suicidio imminente,
della fantasia, del pensiero, della mente.
I fiori, hanno perso profumo e colori.
Gli uccelli, che in primavera, lanciano il loro canto d’ amore,
son diventati oggetti volanti senza rumore.
Ed il fruscio fra le canne, del vento,
che accarezzava il mio udito, si è spento.
Non sento più il gorgoglio dell’ acqua del fiume,
nel suo tragitto verso la foce nel mare.
Il mare ed il cielo, sono di un grigio uniforme e profondo.
Vedo le onde, infrangersi contro gli scogli senza rumore.
Anche l’ olfatto, della salsedine, ha perso l’ odore.
Se guardo il cielo di una notte serena,
sono sparite le stelle brillanti,
al loro posto vedo soltanto puntini bianchi,
su di un tappeto di colore nero aberrante, opalini e stanchi.
Questo, rattrista il morale, e toglie la speranza,
di poter vivere quest’ ultimo lasso di tempo, che mi rimane,
con la gioia nel cuore e l’ ilarità, che mi hanno accompagnato fin qua.
Josè

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