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domenica, settembre 08, 2013

"VIDEO" Redditometro: cosa fare se chiama il fisco?

Non serve conservare tutti gli scontrini delle spese per alimentari e abbigliamento. Quali documenti fiscali conviene custodire per giustificare un certo acquisto?
Il Redditometro, lo strumento anti evasione che misura la compatibilità tra reddito e tenore di vita dei contribuenti, è a regime da un paio di settimane. Prende in considerazione le spese certe e prevede uno scostamento del 20% rispetto al dichiarato oltre a un doppio contraddittorio tra l’Agenzia delle Entrate e il contribuente sospetto evasore.

Nel primo incontro il cittadino ha la possibilità di giustificare la presunta incongruità tra reddito e spese, prima che scatti l’accertamento vero e proprio.

Nonostante sia stato più volte detto che il Redditometro 2.0 non sarà invasivo, che nel mirino finiranno solo le posizioni a maggior rischio evasione e che i contribuenti onesti non hanno nulla da temere, non sono pochi quello che si chiedono: e se incappassi nei controlli? Se ricevessi una chiamata degli 007 del fisco, cosa dovrei fare? Quali documenti o fatture dovrei custodire per giustificare un certo acquisto?

- Non serve conservare tutti gli scontrini di alimentari e abbigliamento, non è lì che si appunteranno i controlli del nuovo Redditometro.

- Conservare fatture e ricevute fiscali relative a spese di un certo livello sì, ad esempio quelle per i viaggi all’estero, specie se frequenti. E allora ad esempio al primo contraddittorio con il fisco dimostrerò, carte alla mano, che ho viaggiato con una compagnia aerea low cost fino a Parigi per poi alloggiare in un Bed and breakfast.


- Più suscettibili di finire nel mirino dei controlli i redditi aggiuntivi 
come i dividendi azionari e/o i premi assicurativi, che non compaiono nella dichiarazione dei redditi e possono permettere spese elevate. Conservare i documenti fiscali che attestano questo tipo di spese extra è di certo utile. Così come gli estratti conto bancari che documentano uscite di una certa entità.

Il decreto attuativo del Redditometro non impone alcun obbligo di conservazione di documenti fiscali al cittadino che deve però dimostrare di aver potuto sostenere una certa spesa. In più l’amministrazione, sulla base dello statuto del contribuente, non potrebbe chiedere informazioni che ha già o che può avere attraverso l’Anagrafe tributaria o lo Spesometro.

Per giustificare le proprie spese il cittadino-contribuente oltre al reddito dichiarato può far leva sul risparmio, sulle donazioni da parte di familiari e parenti e sugli interessi da investimenti, ma dovrà sempre essere in grado di dimostrare che lo scostamento tra quanto si dichiara e quanto si spende non supera il 20%. Altrimenti può essere soggetto ad accertamento.

Fonte originale post copia/incolla: http://www.soldiblog.it/post/47271/redditometro-cosa-fare-se-chiama-il-fisco

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