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"Malasanità" Appello urgente di Donatella. Giulia lasciata morire.
Ciao a tutti ho bisogno del vostro aiuto,sono la mamma di Giulia e come ben sapete lei ci ha lasciati il 18 maggio 2010, inutile dirvi come sto io....come una barca in mezzo al mare.Ebbene a GIULIA e' stata fatta autopsia da cui si evince ;" ARRESTO CARDIACO RAGAZZA IN PIENO BENESSERE" Tutti gli organi erano sani tant'e' che io e il papa' abbiamo donato le cornee affinche' qualcuno possa vedere con i suoi occhi. Continua...
Casalinghe e casalinghi: stop ai rischi sul lavoro con l'assicurazione INAIL
18 gennaio 2012.
Scade il 31 di questo mese l'obbligo di sottoscrizione
della polizza di 12,91 euro contro gli infortuni domestici
per chi si occupa a tempo pieno, gratuitamente e in via
esclusiva delle mansioni di cura della casa. Ecco tutte l
e informazioni utili per gli interessati e le diverse modalità
per procedere al pagamento
ROMA - Per chi si occupa a tempo pieno, in via esclusiva,
della cura della propria casa tutelarsi contro i rischi è un
doveroso obbligo di legge. Un obbligo che costa poco,
al quale bisogna adempiere - come ogni anno -
entro la fine di gennaio e che può rappresentare
una grande risorsa a disposizione dei lavoratori
interessati e delle loro famiglie quando si verifica -
molto più spesso di quanto si possa credere -
un incidente. Entro il 31 di questo mese, dunque,
va rinnovata l'assicurazione INAIL contro
gli infortuni domestici. La polizza costa 12,91 euro e
sono interessati donne e uomini - tra i 18 e 65 anni -
che si occupano della cura della casa gratuitamente e
senza subordinazione.
In corso una campagna di sensibilizzazione.
In merito l'Istituto sta promuovendo una campagna
di sensibilizzazione su stampa periodica, Internet,
radio e tv per rendere tutta la popolazione italiana
più consapevole di quanto sia essenziale - in questo
contesto - la cultura della prevenzione, puntando
sulla conoscenza dei rischi specifici
e sull'importanza, per chi lavora in casa "a tempo pieno",
di garantirsi le opportune tutele.
Interessate oltre 5 milioni di persone. Secondo le stime
dell'INAIL -
elaborate sui dati Istat in relazione ai requisiti stabiliti
dalla legge 493/99,
che ha istituito l'obbligo assicurativo - sono 5.170.000
le persone
potenzialmente coinvolte, tra i 18 e i 65 anni,
su un totale di 8.140.000
classificate dall'Istat come casalinghe (rilevazione della forza
lavoro, media 2010). Nel dettaglio, i soggetti assicurabili sono quanti
- avendo già compiuto 18 anni - lavorano esclusivamente
in casa per la cura dei componenti della famiglia
(per esempio, anche i ragazzi o le ragazze in attesa di
prima occupazione), i pensionati (di entrambi i sessi)
che non hanno superato i 65 anni, i cittadini stranieri
che soggiornano regolarmente in Italia, gli studenti che
dimorano nella città di residenza (o in località diversa)
e che si occupano anche dell'ambiente in cui abitano, i
lavoratori in cassa integrazione, in mobilità, gli stagionali,
i lavoratori temporanei o quelli a tempo determinato.
Infortunarsi in casa: un fenomeno frequente,
ma spesso sconosciuto.
Gli infortuni di chi lavora in casa sono, purtroppo,
un fenomeno diffuso, per quanto spesso trascurato
dai mass-media. Le statistiche ci dicono che ben oltre
la metà degli incidenti registrati riguardano casalinghe
di età avanzata, tra i 56 ed i 65 anni (mentre si
infortunano poco le under 40).
Scivolamenti, inciampamenti e cadute (da scalette,
sedie e sgabelli) sono le cause e le circostanze
nettamente prevalenti, mentre seguono -
a grande distanza - ustioni, tagli e altri incidenti.
Le conseguenze? La frequenza molto alta di
fratture (che interessano prevalentemente gli
arti superiori e inferiori) e, successivamente -
in modo meno incisivo - traumi, ustioni e ferite.
Tra gli infortuni domestici, infine, prevalgono quelli
che danno luogo a percentuali d'invalidità inferiori al
40%, rispetto a quelli che determinano invalidità più
gravi (comprese tra il 41 ed il 70%). Gli incidenti che
determinano invalidità superiori al 70% rappresentano
un'esigua minoranza.
A cosa dà diritto l'assicurazione INAIL.
In caso di infortunio, l'assicurazione INAIL
dà diritto a una rendita se l'invalidità permanente
che ne deriva è, per il lavoratore, pari o
superiore al 27%. La rendita è per tutta la
vita e oscilla da 166,79 euro al mese
(invalidità del 27%) a 1.158,33 euro al mese
(invalidità al 100%). Dal 17 maggio 2006, nella
tutela assicurativa è compreso anche il rischio
morte, che prevede una rendita ai superstiti.
L'entità del fenomeno. Sul fronte numerico,
tra marzo 2001 e giugno 2011 le richieste di
rendita per infortunio sono state 14.990
(a fronte di 802 rendite costituite).
Per i casi mortali (tra il 17 maggio 2006 e il 31
dicembre 2010) le rendite richieste sono state 70,
di cui 30 costituite. Il Fondo di assicurazione delle
casalinghe (legge 493/1999) al 31 dicembre 2011
conta 1.732.270 iscritti (i casalinghi sono 19.284):
su questo totale, 1.550.111 hanno sottoscritto la
polizza tramite pagamento personale, mentre
182.159 tramite autocertificazione con oneri a
carico dello Stato.
Il costo dell'assicurazione: meno di 13 euro.
L'assicurazione costa 12,91 euro l'anno e,
come già detto, va pagata entro il 31 gennaio
(per godere della copertura per gli infortuni
che si verificano dal 1° gennaio 2012 in poi).
La polizza può essere regolata anche
successivamente ma - dal 1° febbraio
in poi - la copertura è attiva a partire dal
giorno successivo a quello del pagamento
ed è prevista l'applicazione di una sanzione
per il ritardato o mancato pagamento
(fino ad un massimo del doppio premio).
Come pagare. Per provvedere al saldo
si possono utilizzare bollettino postale
(e la ricevuta di pagamento costituisce
polizza assicurativa), il web (con carta di
credito Visa o Mastercard), la carta prepagata
Postepay oppure tramite Bancoposta. Il
bollettino si può richiedere online registrandosI
al portale INAIL, e questo vale sia per chi deve
effettuare la prima iscrizione sia per chi non ha
ricevuto per posta il bollettino o lo ha smarrito.
Possibilità di copertura statale. Chi ha un reddito
personale fino a 4.648,11 euro e fa parte di un
nucleo familiare il cui reddito complessivo non
superi i 9.296,22 euro ha diritto all'esenzione e il costo dell'assicurazione è sostenuto dallo Stato.
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